Sistemazione soffitto scollato auto VW Polo

Stefano Pozzo e Daniela Pietrobon


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La nostra Volkswagen Polo ha già qualche anno e, problema che pare essere abbastanza diffuso, il tessuto del soffitto dell'abitacolo ha incominciato a scollarsi. Cercando in rete abbiamo trovato molte foto che illustrano il problema, come quella qui sopra, e diverse soluzioni possibili, dal kit di "bottoni" per fissare il tessuto, all'infiltrazione di colla con una siringa, alla rimozione del tessuto e incollaggio di un tessuto nuovo.


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Il problema nasce dal fatto che il soffitto è composto da tre strati incollati tra loro: uno strato superiore di supporto realizzato con un robusto cartone, uno strato intermedio di spugna spesso circa mezzo centimetro, e lo strato finale inferiore a vista di tessuto. La colla che tiene insieme i vari strati è in genere ottima e rimane ben flessibile e appiccicosa anche dopo molti anni. Quello che cede è lo strato di spugna, materiale che con il tempo si secca e inizia a sbriciolarsi. Quando questo avviene il tessuto non è più sostenuto e inizia ad abbassarsi, prima in un punto, che poi man mano si allarga, e più si allarga più pesa e trascina giù il resto, in una reazione accelerata. Nel giro di pochi giorni tutto il tessuto si è staccato e pende sulla testa dei passeggeri nell'abitacolo.


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Noi non abbiamo scelto nessuno dei metodi suggeriti in rete per risolvere il problema, ma abbiamo pensato ad una soluzione differente. Per prima cosa abbiamo dovuto smontare il soffitto. Ogni modello di auto è differente e per ciascuna il soffitto è fissato in modo diverso. Cercando in rete si trovano numerosi tutorial che spiegano, per ogni specifico modello di auto, come procedere per smontare il soffitto.


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Nel caso della nostra VW Polo abbiamo dovuto smontare le maniglie in alto sopra alle portiere, i parasole (sia nel punto in cui il parasole è incernierato e sia il blocchetto contro il quale va a fissarsi quando è agganciato), il gruppo luci interne anteriore e quello posteriore in centro al soffitto, sganciando i vari connettori dei collegamenti elettrici.
Poi occorre sganciare il rivestimento dei montanti verticali, sia quelli ai lati del parabrezza, sia quelli tra le due portiere dove ci sono agganciate le cinture di sicurezza, e sia quelli posteriori ai lati del portellone.
Quindi si prova a muovere il soffitto e, se resiste in qualche punto, si va a capire cosa c'è che lo trattiene. Nel nostro caso all'altezza del gruppo luci interne anteriore era ancora fissato da due viti, mentre all'altezza del gruppo luci interne posteriore c'era un blocchetto di polistirolo che si era appiccicato alla lamiera del soffitto ed è bastato forzarlo un po' per scollarlo. Inoltre occorre far uscire il soffitto dalle guarnizioni delle portiere sotto alle quali è pizzicato.


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Il soffitto esce poi dal portellone posteriore, che in basso è più largo e ne consente il passaggio. Occorre muoversi con una certa cautela perchè si tratta pur sempre di un grande pannello di cartone, che è abbastanza robusto ma che è comunque solo cartone. Inoltre la spugna che era tra il tessuto e il cartone è tutta sbriciolata e cade dappertutto, e siccome è abbastanza appiccicosa bisogna evitare che vada sul tessuto dei sedili dai quali è poi un bel problema toglierla.
Tolto il soffitto rimane visibile la lamiera del tetto, dalla quale pendono i fili elettrici che abbiamo scollagato.


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Il tessuto rimosso, che da un lato è pieno di frammenti di spugna appiccicosa, lo abbiamo buttato via.
Il cartone è anche lui interamente coperto di residui di spugna, che abbiamo iniziato a togliere usando una spazzola di ferro, facendo attenzione a non rigare e rovinare il cartone.


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Poi un secondo passaggio con una spazzola con le setole di plastica, per strofinare più a fondo il cartone e togliere ancora la colla e i frammenti di spugna rimasti.


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Rimangono comunque ancora dei pallini di spugna mista a colla che restano appiccicati e sono difficili da togliere. Li abbiamo tolti a mano, un po' per volta.


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Tolti i primi si fa una pallina e la si fa correre sul cartone per appiccicare gli altri. La pallina diventa sempre più grande man mano che il cartone si ripulisce.


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Anche se ormai pulito e libero da ogni frammento di spugna, il cartone è ancora molto appiccicoso per via dell'ottima colla che teneva la spugna. Per cercare di migliorare la situazione lo abbiamo allora pulito con uno straccio imbevuto di ammoniaca diluita, stando molto attenti a non esagerare per non bagnare il cartone.


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Lasciato il cartone ad asciugarsi bene all'aria per qualche ora, siamo nel frattempo andati al colorificio per farci consigliare una vernice. La scelta è andata su una vernice contenente polvere di gesso, molto coprente, che viene proposta per rinnovare mobili, e che dovrebbe aderire bene su ogni superficie, compreso sul nostro cartone ancora un po' appiccicoso di colla.


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In effetti questa vernice ha del miracoloso! È molto densa e faticosa da applicare, ma aderisce decisamente bene e copre ottimamente.


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Già la prima mano ci ha dato un ottimo risultato, lasciando solo qualche alone qua e la, e con la seconda mano il risultato è stato ottimo e uniforme.


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A questo punto il soffitto sarebbe pronto per essere rimontato. Non è più rivestito di tessuto, pazienza, ma è liscio, uniforme, del colore che volevamo, e non avrà mai più quel brutto problema!


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Prima di rimontarlo però ci è venuta l'idea che potremmo anche decorarlo un po'. In rete abbiamo visto innumerevoli esempi di decorazioni, specie per furgoncini utilizzati come camper, e così ci siamo presi il tempo di fare qualche studio e qualche prova.
Dalla foto del soffitto finito e pronto abbiamo ricavato, per sovrapposizione, un disegno della forma e delle proporzioni del soffitto, per provare a scarabocchiare qualche idea.


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Abbiamo collezionato un po' di prove per vedere come si potevano realizzare le idee che avevamo in testa.


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E abbiamo anche fatto qualche test dal vero, senza disegnare direttamente sul cartone del soffitto ma preparando dei disegni ritagliati...


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... e provando a posizionarli per vedere che effetto fanno.


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Alla fine, dopo numerosi tentativi e prove, siamo approdati a quello che potrebbe essere il disegno definitivo.


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Per eseguire il disegno abbiamo aggiunto del colorante nero alla vernice avanzata, in modo da ottenere la stessa tinta ma un po' più scura.


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E abbiamo iniziato a dipingere il soffitto, prima dai bordi per verificare la tonalità del colore...


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... poi incorniciando dei punti critici, come il posto dove viene installato il gruppo luci interne posteriore...


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... e quindi finalmente con il disegno vero e proprio.


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Avendo già ben chiaro in mente cosa dovevamo fare, il lavoro è andato avanti speditamente e con grande soddisfazione.


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Ed ecco finalmente il nostro soffitto, pronto per essere rimontato.


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Il rimontaggio segue a rovescio la procedura già attuata per lo smontaggio: si entra dal portellone posteriore, si passa sopra ai montanti laterali, non ci si dimentica di fare in modo che i cavi elettrici che pendono dall'alto vadano ad uscire nei posti dove andranno installati i gruppi luci interne, si fissano le maniglie alte interne sopra alle portiere, si sistema il soffitto anche sotto alle guarnizioni delle portiere, si rimontano luci interne e parasole. Il tutto non senza qualche difficoltà ogni tanto, ma alla fine si arriva alla meta.


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E questo è il risultato, del quale siamo molto contenti!


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Al costo di una latta di vernice abbiamo risolto il problema in maniera definitiva, in modo economico, e divertendoci!